I nostri Progetti per la nostra Città

NUOVA MONZA

Nel terzo millennio, la rivoluzione copernicana legata all'avvento delle connessioni veloci, dei device mobili, della sharing economy, ha reso la produzione dei contenuti la nuova materia prima per nazioni e comunità. Carburante capace di generare valore per i territori e opportunità per le persone. La qualità era e resta un elemento importante di discrimine anche per i luoghi che sanno attrarre o proporre investimenti.

Su questo stesso binario viaggia l'identità percepita, la narrazione della città, legata al racconto che può generare pratiche di sviluppo razionali ed efficaci.

Il lavoro sull'attrattività è, dunque, un elemento al quale dedicare idee, tempo, risorse, investimenti in termini economici e di capitale umano.

Monza è in grado di essere protagonista del suo futuro. Ecco come:

  • Investire nella impresa della cultura creativa come elemento di sviluppo del territorio.
  • Attuare azioni di soft power per valorizzare in Italia e all'estero il "brand" Monza.
  • Cultura e turismo sono le leve della crescita locale e possono generare, oltre a un ricco calendario di eventi, anche un continuativo sviluppo delle attività commerciali, dell'impresa e delle professioni in questi comparti.
  • Occorre sistematizzare un piano di valorizzazione economica del Parco e della Villa Reale e delle iniziative collegate, per rendere Monza maggiormente attrattiva.
  • Mettere a disposizione dell'impresa una rete di connessioni (digitali e fisiche) che faciliti la loro attività e sia ulteriore elemento per scegliere Monza.

NUOVE PROFESSIONI

L'era in cui viviamo è veloce, innovativa e digitalizzata. Anche il mondo del lavoro segue questo andamento e si trasforma. Nuove professioni stanno emergendo, nuove esigenze sono espresse dalle imprese. La scuola fatica a seguire questa evoluzione e non crea profili adeguati a dare risposta alle domande che vengono dal mondo del lavoro. Questo porta spesso i giovani a concludere la propria formazione all'estero e a orientarsi, una volta entrati nel mondo del lavoro, verso mercati e territori che offrono maggiori opportunità.

Occorre essere presenti all'interno della filiera che genera la domanda di professionalità emergenti e vi risponde con un'offerta competitiva. Una presenza che passa attraverso una costante interlocuzione con il mondo dell'impresa, del terziario avanzato, della ricerca e porta alla creazione di un ambiente capace di adattarsi velocemente al cambiamento facilitando l'incontro tra la domanda e l'offerta che deve essere intercettata con azioni di comunicazione e attraverso la creazione di occasioni di networking.

Servono nuovi spazi per il lavoro condiviso (coworking), luoghi in cui poter esprimere le proprie potenzialità e sviluppare una rete di conoscenze,

Altro aspetto importante è la sharing economy, diventata oramai una certezza, una realtà che rappresenta un modo nuovo e diverso di pensare e agire i modelli di sviluppo e il rapporto tra amministrazione e cittadino che deve essere presidiata e favorita dall'Amministrazione

Il nostro obiettivo dovrà essere quello di armonizzare questo processo attraverso l'elaborazione di un quadro strategico capace di garantire un ambiente istituzionale collaborativo e in grado di favorire lo sviluppo di questi nuovi modelli economici in maniera inclusiva e sostenibile. Per fare ciò, sarà necessario semplificare i processi burocratici e attrarre nuove risorse, partecipando in prima persona ai bandi pubblici e intercettando finanziamenti che potranno essere messi a disposizione dei cittadini e delle imprese monzesi che intendono promuovere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, per favorire la competitività del sistema produttivo e scientifico della città.

NUOVI BISOGNI

In una società in profonda trasformazione che cambia a ritmi velocissimi, anche l'attuale sistema di welfare viene messo in discussione dall'emergere di nuove esigenze di assistenza e dai nuovi bisogni sociali che si vanno formando.

Un'amministrazione vicina, attenta ai cittadini e al territorio, deve saper leggere questi cambiamenti, governarli e non subirli, con delle politiche che sappiano interpretare le reali esigenze, in una logica post-assistenziale che produca percorsi di emersione di soluzioni alle problematiche sociali. Elemento fondamentale di questo processo è l'ascolto, in tutte le sue forme e le sue declinazioni, pilastro su cui si poggiano le scelte, le decisioni e le politiche sociali.

L'invecchiamento della popolazione e la diminuzione costante dell'indice della natalità si incrociano, oggi, con il fenomeno dell'immigrazione. Questo scenario apre una grande questione che dall'ambito sociale spazia a quello demografico e lambisce i temi dello sviluppo e della qualità della vita nelle città.

Per dare soluzioni a questi nuovi bisogni, attraverso l'ascolto, l'analisi e la progettualità del welfare, occorre insistere sulla strada del rinnovamento delle politiche sociali, come risposta a una più vasta gamma di necessità e di diritti da tutelare.

Un argomento importante da affrontare è, appunto, quello dell'immigrazione, dell'inclusione per abbattere i timori dei cittadini, nel rispetto delle regole e della convivenza sociale.

L'idea dello straniero come 'nuovo cittadino', che partecipa attivamente allo sviluppo e alla crescita di una città in equilibrio tra le diverse appartenenze culturali, è la base sulla quale costruire politiche di comunità.

Sarà importante dare nuova vitalità ai Centri Civici, trasformandoli in luoghi di lavoro della comunità. Allo stesso tempo bisogna ricollocare meglio i servizi sociali, ridistribuendoli nei vari quartieri. L'obiettivo è quello di proporre una politica sociale delle persone, delle famiglie e delle generazioni; poiché il benessere è fine e mezzo dello sviluppo e della sicurezza sociale.

NUOVE PROTAGONISTE

I dati presentati al World Economic Forum del 2016 pongono l'Italia al 50esimo posto nella classifica sulla parità di genere. Un dato poco confortante che non può non essere campanello di allarme per una comunità e un territorio perché mette nero su bianco la lontananza dell'universo femminile da una condizione di parità che sappia riconoscere le potenzialità, le competenze, le caratteristiche, le esigenze della donna, quale elemento trainante della società.

La corsa verso una concreta eliminazione di ogni forma di disparità passa dalla piena realizzazione di quel cambiamento culturale, necessario affinché anche alla donna sia attribuito un ruolo da protagonista nella organizzazione economica, politica e sociale della realtà in cui vive.

Elementi che rappresentano fattori di sviluppo e che, nel caso degli interventi a favore dell'occupazione, si collegano e si intrecciano con quelli per la famiglia, i servizi sociali, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la flessibilità positiva e smart, la maggiore presenza delle donne ai livelli decisionali.

Il tema delle pari opportunità deve essere affrontato in maniera trasversale dall'Amministrazione con una logica che coinvolga tutti gli assessorati. Solo grazie a una visione a tutto tondo che sappia cogliere le reali dimensioni del vivere quotidiano delle donne, è possibile comprenderne l'impatto sul sistema del welfare, sulle politiche economiche, la viabilità, il trasporto pubblico locale, la concezione urbanistica della città e il modo di viverla.